1. |
Giuseppe Verdi
01:27
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Come un cazzo pazzo nello spazio tornerò a trovarti
con nulla addosso
coi piedi scalzi
col cuore a fuoco
con Fabio Fazio
Non ci siamo mai piaciuti ma ci siamo divertiti un sacco
sudato un botto
spaccato i denti
rubato robe
corroboranti
Forse non ricordi
era tarda notte, avevi sonno ed eravamo sbronzi ma
dormivamo sotto i portici
della stazione e tu mi hai preso
e mi hai detto prova a dire Fabio Fazio e corroboranti nella stessa canzone
L’ho appena fatto
mi aspetto venti euro sulla carta e io non gioco
su queste cose
NON FARE SCHERZI
NON FARE SCHERZI
NON FARE SCHERZI
NON FARE SCHERZI
GIUSEPPE VERDI
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2. |
Squot
02:50
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Vivere talmente male, tanto da trovare improbabile morire peggio,
comprendere quant’ho sbagliato, mi hanno ritrovato che dormivo nudo in un parcheggio
Tu mi parli sempre di tuo padre con quell’aria vacua e poi mi dici di stare attento
Non gli devo assomigliare, non ti vergognare se hai chiuso Edipo in un cassetto.
E ti senti irrequieta, guardi il vuoto, la mano trema
E non dici più niente di veramente importante ed io
Che dopo tutto quel camminare, prevedevo al più di mangiare
Un panino o squottare, sugli ultimi quattro disastri del neoliberismo
E non è giusto fare così, e non è giusto fare così
Goffo lavorare, vivere, studiare, bere, tenere insieme tuttecose
Credere, pensare, non che ricercare il quando e comunque mai il dove
Non mi voglio realizzare, voglio solo star tranquillo, possibilmente assieme a te
Catatonica tu guardi il vuoto ed annuisci e intanto io mi chiedo se
Se ti senti irrequieta, stiamo partendo senza una meta
E non dici più niente di veramente importante ed io
Sommerso dalle tue locuzioni, dagli avverbi, dai paroloni
Comincio a pensare hai davvero capito, capito davvero meglio di me
Il mondo va a fuoco ma ci sei pure tu
Il mondo va a fuoco ma ci sei pure tu
Il mondo va a fuoco ma ci sei pure tu
Il mondo va a fuoco ma ci sei pure tu
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3. |
Gonadi
03:02
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La gara che ha avuto inizio nelle gonadi di mio padre fino all’utero di mia madre
è l’ultima che ho vinto
Pensa che mi boicotto fin dai sedici:
non sei la prima a dover assaggiare il mio autismo
Se vuoi ti parlerò di me
ma sappi che non ti conviene per niente
se vuoi ti porto pure da me
ma sappi che non ho niente da offrirti
a parte uno sguardo sopra un’esistenza disperata
e un po’ di pesto aperto dentro al frigo
ti prego non salvarmi, vai a casa:
questa sera faccio schifo
Il martedì non si dovrebbe avere i postumi,
non si dovrebbe avere un malditesta Kennnedy ed io
avessi avuto pure dei principi solidi
adesso non saremmo a casa tua vestiti a
fissare il soffitto
Ma quanto è bello darmi sconfitto
Ma quanto è bello non essere ancora nel mio bagno a fumare alle quattro di notte
Curami, curami, poi fingi che io non sia mai stato qui
Curami, curami, come negli anni ottanta i CCCP
Curami, curami, come negli anni ottanta i CCCP
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4. |
Sala fumatori
02:37
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Manca la sala fumatori dopo i controlli
E allora io ho deciso che aspetto fuori
Tanto non è un gran problema se lo perdo
Mal che vada questa notte dormo a terra
Le comitive dei tamarri di Milano,
l’ansia sociale, la panchina più lontana,
sudo fumo, fumo sudo, sudo fumo
se passano fingo di parlare con qualcuno
E anche se non vorrei un po’ mi chiedo,
se per caso è colpa del caldo
o magari del paesaggio ameno,
dei taralli, della birra a poco
O se invece sei davvero tu,
la ragione di questo peso,
io volevo solo fare il bagno
non ero in cerca di un impegno serio
Basta contare novecentosessanta secondi dal decollo
Le statistiche parlano chiaro circa il rischio
Poi stasera sono anche più tranquillo,
niente niente riesco pure ad andare in bagno
Mi hanno detto che a milano farà freddo
Ho accettato il fatto con indifferenza
Leggo Harari, faccio finta, mi do un tono
Ho intenzione di applaudire all’atterraggio
Ma quando poi sono davvero a casa
Torna il groppo, spinge, lo sento
Frattura i femori, mi squarcia il cuore
Vivere un posto a cui non appartengo
Perché magari sei davvero tu,
la ragione di questo peso,
che poi davvero ma chi te l’ha chiesto
ero venuto solo a far lo scemo
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5. |
Notte dopo gli esami
02:49
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La nostra sarà la notte prima degli esami ma al contrario,
non so se già lo sai o se porterai il tuo dizionario
per capirlo
non sboccerà alcun amore ma marciranno i nostri fiori del male
almeno da sei sette mesi ogni giorno mi sembra uguale
agli altri
e allora parlami del femminismo, parlami della tua tesina
mentre io ti spiegherò che non sarò mai più quello di prima
davvero
Scusa ma è finita un anno fa e lo sai bene, lo sai bene anche tu
scusa ma davvero non mi va di ripassare
scienze della terra insieme
Ma dopotutto forse quest’estate ci si incontra
sull’Adriatica
Io solo come un cane tu accompagnata da qualcuno con una barba
stratosferica
Ma non è niente di strano, non è niente di tanto drammatico
io mi terrò il mio cinismo e tu ben stretta i tuoi attacchi di panico
e affronteremo gli esami di stato con quell’eroismo obbligato
che Gio Gentile ha immaginato, per ogni diciottenne esaminato
E allora dimmi cosa farai dopo, io stavo pensando a Medicina
o ad ascoltare i Joy Division ogni giorno al buio nella mia cantina
Scusa ma è finita un anno fa e un po’ è colpa tua, facciam cinquanta e cinquanta
Scusa ma davvero non mi va di continuare questa grande farsa
Ma dopotutto forse questa estate ci si incontra
in mezzo al traffico
Ci guarderemo in faccia e piangeremo perché dopotutto
è stato storico
Forse dopotutto quest’estate capiremo che era logico
una storia liceale non può mai ma proprio mai arrivare al rogito.
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6. |
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Quando cade quest’anno Ferragosto
quando cade mmmm quest’anno Ferragosto
e se ti bacio io ti bacio ad ogni costo
e se ti bacio e solo perché non sto a posto per niente
Andremo al molo, quel molo che ti piace
e al molo capirai che non sono per niente capace
di fare finta, di fingere che ho grinta, di averla vinta senza averti convinta
ma
Ma se cade davvero, spero cada davvero, ma se cade davvero saremo stati noi
ma se cade davvero, spero cada davvero, ma se cade davvero non devi dirlo ai tuoi
Quando cade quest’anno Ferragosto
quando cade mmmm quest’anno Ferragosto
Non se un po’ stanca di startene al tuo posto?
Facciam casino, denudiamoci piuttosto ma
A mezzanotte, a mezzanotte si torna seri
Non è reato oggi se l’hai commesso ieri
ma
Ma se cade davvero, spero cada davvero, ma se cade davvero saremo stati noi
ma se cade davvero, spero cada davvero, ma se cade davvero non devi dirlo ai tuoi
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7. |
Nudi
02:50
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Non hai
nemmeno un’idea
nemmeno un’immagine, una foto di noi
Nemmeno l’idea
nemmeno il sentore di che male che fai
Quando dici “Che bella la Spagna”
quando menti su quanto ti piaccia fare la spesa con me
Che il tempo non c’è
Per fare la guerra o per farlo per terra, tanto il tempo non c’è
Sto finendo i miei giorni di scorta,
ti scongiuro incastriamoci insieme un’ultima volta
E credimi scriverei solamente
pezzi sinceri e pregni di senso
Ma non credo sia questo il senso davvero
non credo che a conti fatti vestirsi valga la pena
non credo che intimamente tu creda sia tutta scena
siam nati con nulla addosso, freddi, soli
siam nati
Nudi, nudi, nudi, nudi, nudi, nudi
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8. |
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Davo di matto da bambino a stare in una stanza buia
e non pensavo di inciampare e non per la paura, ma
nessuno amava come me, come me la luce
nessuno amava come me, come me la luce
Quando crebbi fui ben presto preso in un teatro,
su in cabina a fare quello per cui ero nato
e davo luce agli alberi e davo luce ai ponti
e davo luce agli angeli e davo luce ai morti
Una fredda sera fui sorpreso da un ritardo
Non ricordo né il motivo, tanto men di quanto tardai
Ma mi ricordo me entrare nella mia cabina,
da sola su quel palco una ballerina
Bianca e bella come chi non ne sa proprio niente,
mi perdevo nel suo viso simil sorridente e lei
ballava da falena nella luce dei miei fari
saltava da gazzella nella luce dei miei fari
Quando smise e si diresse verso il camerino,
non so dire che mi prese ma tornai bambino, ché
senza di lei di luce no, di luce non ce n’era
senza di lei di luce no, di luce non ce n’era
La raggiunsi e con le mani che non stavan ferme
le sfiorai solo le spalle, le braccia belle e lei
lei si girò di scatto e mi baciò, mi baciò davvero
un bacio come quello l’avrà visto il mondo intero
e intanto tutto intorno era sceso il paradiso
mai più addetto alle luci, ora luce del suo viso
Davo di matto da bambino a stare in una stanza buia
e quando mi svegliai dal coma, senza tanta cura,
mi dissero che quella fredda, fredda sera del ritardo
un’auto sterzando mi aveva lanciato sull’asfalto
Ancora oggi io ti cerco ogni santa sera
ed ogni anno è più arduo quando in primavera
si svuotano i teatri e si riempiono i locali
ma amore ti ho trovata nella luce dei miei fari,
amore ti ho trovata nella luce dei miei fari.
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filospada Milan, Italy
Figlio delle stelle di giorno, studente di medicina di notte.
Tra le maggiori fonti di ispirazione
per le mie canzoni: il sudore, Fabio Fazio, il tabagismo, i coinquilini fascisti, i moli della Liguria e l’aeroporto del Salento (che poi è a Brindisi).
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