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Gli ultimi 4 disastri

by filospada

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1.
Come un cazzo pazzo nello spazio tornerò a trovarti con nulla addosso coi piedi scalzi col cuore a fuoco con Fabio Fazio Non ci siamo mai piaciuti ma ci siamo divertiti un sacco sudato un botto spaccato i denti rubato robe corroboranti Forse non ricordi era tarda notte, avevi sonno ed eravamo sbronzi ma dormivamo sotto i portici della stazione e tu mi hai preso e mi hai detto prova a dire Fabio Fazio e corroboranti nella stessa canzone L’ho appena fatto mi aspetto venti euro sulla carta e io non gioco su queste cose NON FARE SCHERZI NON FARE SCHERZI NON FARE SCHERZI NON FARE SCHERZI GIUSEPPE VERDI
2.
Squot 02:50
Vivere talmente male, tanto da trovare improbabile morire peggio, comprendere quant’ho sbagliato, mi hanno ritrovato che dormivo nudo in un parcheggio Tu mi parli sempre di tuo padre con quell’aria vacua e poi mi dici di stare attento Non gli devo assomigliare, non ti vergognare se hai chiuso Edipo in un cassetto. E ti senti irrequieta, guardi il vuoto, la mano trema E non dici più niente di veramente importante ed io Che dopo tutto quel camminare, prevedevo al più di mangiare Un panino o squottare, sugli ultimi quattro disastri del neoliberismo E non è giusto fare così, e non è giusto fare così Goffo lavorare, vivere, studiare, bere, tenere insieme tuttecose Credere, pensare, non che ricercare il quando e comunque mai il dove 
Non mi voglio realizzare, voglio solo star tranquillo, possibilmente assieme a te Catatonica tu guardi il vuoto ed annuisci e intanto io mi chiedo se Se ti senti irrequieta, stiamo partendo senza una meta E non dici più niente di veramente importante ed io Sommerso dalle tue locuzioni, dagli avverbi, dai paroloni Comincio a pensare hai davvero capito, capito davvero meglio di me Il mondo va a fuoco ma ci sei pure tu Il mondo va a fuoco ma ci sei pure tu Il mondo va a fuoco ma ci sei pure tu Il mondo va a fuoco ma ci sei pure tu
3.
Gonadi 03:02
La gara che ha avuto inizio nelle gonadi di mio padre fino all’utero di mia madre è l’ultima che ho vinto Pensa che mi boicotto fin dai sedici: non sei la prima a dover assaggiare il mio autismo Se vuoi ti parlerò di me ma sappi che non ti conviene per niente se vuoi ti porto pure da me ma sappi che non ho niente da offrirti a parte uno sguardo sopra un’esistenza disperata e un po’ di pesto aperto dentro al frigo ti prego non salvarmi, vai a casa: questa sera faccio schifo Il martedì non si dovrebbe avere i postumi, non si dovrebbe avere un malditesta Kennnedy ed io avessi avuto pure dei principi solidi adesso non saremmo a casa tua vestiti a fissare il soffitto Ma quanto è bello darmi sconfitto Ma quanto è bello non essere ancora nel mio bagno a fumare alle quattro di notte Curami, curami, poi fingi che io non sia mai stato qui Curami, curami, come negli anni ottanta i CCCP Curami, curami, come negli anni ottanta i CCCP
4.
Manca la sala fumatori dopo i controlli E allora io ho deciso che aspetto fuori Tanto non è un gran problema se lo perdo Mal che vada questa notte dormo a terra Le comitive dei tamarri di Milano, l’ansia sociale, la panchina più lontana, sudo fumo, fumo sudo, sudo fumo se passano fingo di parlare con qualcuno E anche se non vorrei un po’ mi chiedo, se per caso è colpa del caldo o magari del paesaggio ameno, dei taralli, della birra a poco O se invece sei davvero tu, la ragione di questo peso, io volevo solo fare il bagno non ero in cerca di un impegno serio Basta contare novecentosessanta secondi dal decollo Le statistiche parlano chiaro circa il rischio Poi stasera sono anche più tranquillo, niente niente riesco pure ad andare in bagno Mi hanno detto che a milano farà freddo Ho accettato il fatto con indifferenza Leggo Harari, faccio finta, mi do un tono Ho intenzione di applaudire all’atterraggio Ma quando poi sono davvero a casa Torna il groppo, spinge, lo sento Frattura i femori, mi squarcia il cuore Vivere un posto a cui non appartengo Perché magari sei davvero tu, la ragione di questo peso, che poi davvero ma chi te l’ha chiesto ero venuto solo a far lo scemo
5.
La nostra sarà la notte prima degli esami ma al contrario, non so se già lo sai o se porterai il tuo dizionario per capirlo non sboccerà alcun amore ma marciranno i nostri fiori del male almeno da sei sette mesi ogni giorno mi sembra uguale agli altri e allora parlami del femminismo, parlami della tua tesina mentre io ti spiegherò che non sarò mai più quello di prima davvero Scusa ma è finita un anno fa e lo sai bene, lo sai bene anche tu scusa ma davvero non mi va di ripassare scienze della terra insieme Ma dopotutto forse quest’estate ci si incontra sull’Adriatica Io solo come un cane tu accompagnata da qualcuno con una barba stratosferica Ma non è niente di strano, non è niente di tanto drammatico io mi terrò il mio cinismo e tu ben stretta i tuoi attacchi di panico e affronteremo gli esami di stato con quell’eroismo obbligato che Gio Gentile ha immaginato, per ogni diciottenne esaminato E allora dimmi cosa farai dopo, io stavo pensando a Medicina o ad ascoltare i Joy Division ogni giorno al buio nella mia cantina Scusa ma è finita un anno fa e un po’ è colpa tua, facciam cinquanta e cinquanta Scusa ma davvero non mi va di continuare questa grande farsa Ma dopotutto forse questa estate ci si incontra in mezzo al traffico Ci guarderemo in faccia e piangeremo perché dopotutto è stato storico Forse dopotutto quest’estate capiremo che era logico una storia liceale non può mai ma proprio mai arrivare al rogito.
6.
Quando cade quest’anno Ferragosto quando cade mmmm quest’anno Ferragosto e se ti bacio io ti bacio ad ogni costo e se ti bacio e solo perché non sto a posto per niente Andremo al molo, quel molo che ti piace e al molo capirai che non sono per niente capace di fare finta, di fingere che ho grinta, di averla vinta senza averti convinta ma Ma se cade davvero, spero cada davvero, ma se cade davvero saremo stati noi ma se cade davvero, spero cada davvero, ma se cade davvero non devi dirlo ai tuoi Quando cade quest’anno Ferragosto quando cade mmmm quest’anno Ferragosto Non se un po’ stanca di startene al tuo posto? Facciam casino, denudiamoci piuttosto ma A mezzanotte, a mezzanotte si torna seri Non è reato oggi se l’hai commesso ieri ma Ma se cade davvero, spero cada davvero, ma se cade davvero saremo stati noi ma se cade davvero, spero cada davvero, ma se cade davvero non devi dirlo ai tuoi
7.
Nudi 02:50
Non hai nemmeno un’idea nemmeno un’immagine, una foto di noi Nemmeno l’idea nemmeno il sentore di che male che fai Quando dici “Che bella la Spagna” quando menti su quanto ti piaccia fare la spesa con me Che il tempo non c’è Per fare la guerra o per farlo per terra, tanto il tempo non c’è Sto finendo i miei giorni di scorta, ti scongiuro incastriamoci insieme un’ultima volta E credimi scriverei solamente pezzi sinceri e pregni di senso Ma non credo sia questo il senso davvero non credo che a conti fatti vestirsi valga la pena non credo che intimamente tu creda sia tutta scena siam nati con nulla addosso, freddi, soli siam nati Nudi, nudi, nudi, nudi, nudi, nudi
8.
Davo di matto da bambino a stare in una stanza buia e non pensavo di inciampare e non per la paura, ma nessuno amava come me, come me la luce nessuno amava come me, come me la luce Quando crebbi fui ben presto preso in un teatro, su in cabina a fare quello per cui ero nato e davo luce agli alberi e davo luce ai ponti e davo luce agli angeli e davo luce ai morti Una fredda sera fui sorpreso da un ritardo Non ricordo né il motivo, tanto men di quanto tardai Ma mi ricordo me entrare nella mia cabina, da sola su quel palco una ballerina Bianca e bella come chi non ne sa proprio niente, mi perdevo nel suo viso simil sorridente e lei ballava da falena nella luce dei miei fari saltava da gazzella nella luce dei miei fari Quando smise e si diresse verso il camerino, non so dire che mi prese ma tornai bambino, ché senza di lei di luce no, di luce non ce n’era senza di lei di luce no, di luce non ce n’era La raggiunsi e con le mani che non stavan ferme le sfiorai solo le spalle, le braccia belle e lei lei si girò di scatto e mi baciò, mi baciò davvero un bacio come quello l’avrà visto il mondo intero e intanto tutto intorno era sceso il paradiso mai più addetto alle luci, ora luce del suo viso Davo di matto da bambino a stare in una stanza buia e quando mi svegliai dal coma, senza tanta cura, mi dissero che quella fredda, fredda sera del ritardo un’auto sterzando mi aveva lanciato sull’asfalto Ancora oggi io ti cerco ogni santa sera ed ogni anno è più arduo quando in primavera si svuotano i teatri e si riempiono i locali ma amore ti ho trovata nella luce dei miei fari, amore ti ho trovata nella luce dei miei fari.

credits

released June 9, 2023

Musiche e testi di filospada.

Hanno suonato Giovanni Doneda (basso), Stefano Elli (chitarre, tastiere e synth), Pietro Gregori (batteria e percussioni)
Gli arrangiamenti sono di filospada, Stefano Elli e Matteo Portugalli (Nudi)
Registrato e mixato da Stefano Elli presso Sabbionette
Masterizzato di Andre De Bernardi presso Eleven Mastering Studio
Progetto grafico di Dunia Maccagni

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about

filospada Milan, Italy

Figlio delle stelle di giorno, studente di medicina di notte.

Tra le maggiori fonti di ispirazione per le mie canzoni: il sudore, Fabio Fazio, il tabagismo, i coinquilini fascisti, i moli della Liguria e l’aeroporto del Salento (che poi è a Brindisi). ... more

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